Il cuore di Alessio Francescon oltre il dolore
Mancano pochi minuti alla fine di Belluno – Leno, partita valida per l’ottava giornata del campionato di serie A Bronze di pallamano. Quel 25 novembre Alessio Francescon se lo ricorda molto bene. Il terzino della squadra dolomitica, aveva giocato fino a quel momento solo qualche scampolo di partita, quando l’allenatore Omar D’ambros decise di rimetterlo in campo. “Vai divertiti e segna qualche gol.”
Tutto bene fino al momento in cui “in un’azione di difesa un’avversario mi è caduto sopra la gamba.” Alessio lo racconta col sorriso, ma quell’incidente gli è costato lo stiramento del collaterale del ginocchio sinistro, la rottura del menisco e se non bastasse anche una parziale rottura del crociato.
Davvero una brutta botta che ha messo ko il giocatore bellunese, uno di quelli che ha tirato avanti la baracca ai tempi in cui la Pallamano Belluno giocava in serie B, ovvero fino a solo un paio di anni fa. Il Vojinovic bellunese, prima di Nebo era lui il goleador dei giallo blu.
In queste due ultime stagioni di serie A è stato tra l’altro il bellunese che ha risposto con maggior entusiasmo a questo nuovo corso della società. “Un’occasione pazzesca, giocare insieme a dei professionisti e contro atleti fortissimi.”
Un ruolo fondamentale il suo, che lo ha visto ora passare un po’ in seconda linea, “Ma ci sta, non è mai stato un problema. l’importante è cercare di essere utili anche se con un nuovo ruolo. Ma sempre in campo.”
Per Alessio la pallamano è una sorta di seconda famiglia. Allenamenti da una vita. sempre con il Belluno “Forse potevo anche giocare per qualche squadra più forte, ma non me la sono mai sentita di lasciare i miei compagni da soli.” In squadra anche il fratello Danilo. “E poi c’era anche papà Delfi da aiutare al lavoro.”
Francescon è stato il giocatore a cui tutti gli allenatori chiedevano di fare i gol, a cui affidarsi per vincere le partite. “Con la pallamano era difficile potessi guadagnare di che vivere – continua a raccontare Francescon – Per cui mi sono accontentato di divertirmi con il mio Belluno.”
A 34 anni Alessio dopo la partita contro il Leno si è trovato improvvisamente ad un bivio. “La cosa più logica e giusta era farsi operare. ma questo avrebbe voluto dire finire la mia stagione, non vivere il finale d’anno in campo con il Belluno.” Che è primo in classifica, che ha vinto le ultime nove partite disputate e che vuole arrivare ai play off promozione.
“Sono tutte cose impensabili fino a ieri. Mi piacerebbe godermi questo momento dopo tanti anni di sofferenze sportive,” Ma a 34 anni il tempo passa veloce e si fa sempre più fatica ad essere in forma. “Con un incidente del genere anche operandomi magari non riuscirei a giocare nemmeno l’anno prossimo. Per cui ho deciso di rischiare e di provare a rimettermi in piedi.”
Visite mediche, risonanze ma nessun intervento; Alessio ha incominciato invece a fare palestra, potenziare i muscoli del ginocchio. “Sto migliorando ogni giorno che passa – ci racconta – anche se resta ancora problematico effettuare cambi di direzione. Ho ripreso da poco ad allenarmi anche con i miei compagni, a parte alcune parti di allenamento che richiedono troppi sforzi.”
Uno spirito da vero combattente, quello stesso che ha portato il Belluno quest’anno a ribaltare l’inizio difficile, quando due sconfitte avevano messo in discussione il proseguo del torneo.
Una squadra costruita con tanti sacrifici, acquistando degli attaccanti fortissimi da serie superiore e che hanno deciso di scendere di categoria perché coinvolti dal programma della società di Edmondo Ortese.
“Ci sto andando piano in modo da stabilizzare il ginocchio il più possibile in previsione di sforzi maggiori alle prossime partite.” Questo il piano personale di Alessio Francescon, che alterna in attacco il capitano Leonardo Cimbro nel ruolo di pivot. “L’anno scorso giocavo di più anche in difesa, ma Leo sta crescendo e si merita di giocare di più. Ma in una partita anche lui ha bisogno di prendere ossigeno ed il mio cambio è molto utile in questo senso.”
4 gol per Francescon in questa stagione. “Sogno di poterne realizzarne almeno ancora uno.” A Palazzolo Alessio non c’era, “Ma conto di essere di nuovo a disposizione dalla prossima partita contro Torri.” Match rinviato di una settimana. Il Belluno non ha infatti giocato nel week end e tornerà in campo sabato 3 febbraio.
“Siamo diventati strada facendo un bel gruppo, con poche individualità, si vince tutti insieme, ecco perché vale la pena fare dei sacrifici.”
Anche a rischio di fare peggio con il ginocchio? “Sono consapevole – conclude Alessio Francescon – che un’altra piccola botta possa significare non poter proprio più giocare. Ma per questo Belluno vale la pena correre questo rischio.”