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Da Torino a Malaga: si tingerà d’azzurro il gran finale di stagione del tennis?

Si sono appena spente le luci del Pala Alpitour di Torino, dove domenica si è conclusa la terza edizione delle ATP Finals in terra piemontese, che l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis si sposta al Palacio de Deportes di Malaga, dove questa settimana si disputano le Finals della Coppa Davis 2023.

Il Palasport di Malaga (foto Rdosport Marta Magni Images)

Neanche il tempo di disfare i bagagli per i giocatori (e gli addetti ai lavori) arrivati dall’Italia, che  già il primo verdetto: il Canada, campione in carica, è stato superato dalla Finlandia, la grande sorpresa di questa edizione della Davis, che dopo essersi qualificata in settembre alle spese di due squadroni come Stati Uniti e Croazia si è imposta per 2-1 anche sulla rimaneggiata formazione nordamericana, orfana degli infortunati Shapovalov e – proprio all’ultimo – Auger-Aliassime (ad onor del vero anche gli scandinavi erano privi del loro n 1, Ruusuvuori). Al Canada non è bastato passare in vantaggio grazie al vittorioso ritorno in campo dell’ex n. 3 del mondo Raonic, dato che a farla da protagonista è stato il finlandese Virtanen, che prima superava Diallo e poi in coppia con un grande specialista come Heliövaara conquistava il punto decisivo in doppio.

Heliövaara in maglia lilla di fianco al suo compagno di doppio Glasspool a Dubai, questo febbraio (foto Rdosport Marta Magni Images)

E quasi quasi ci scappava la sorpresa anche nella seconda giornata, con i vice-campioni dell’Australia che riuscivano a spuntarla 2-1, in rimonta, dopo che nel secondo singolare il n. 1 ceco Lehečka si è trovato a servire per il match (e per la semifinale), prima di subire la rimonta di De Minaur. Saranno quindi gli australiani a sfidare la Finlandia nella prima semifinale, in programma venerdì.

Lehečka e De Minaur prima dell’incontro (foto Rdosport Marta Magni Images)

Ma la giornata che attendono i tifosi italiani è quella di giovedí, quando al mattino scenderà in campo la nazionale azzurra guidata da uno dei grandi protagonisti delle kermesse della scorsa settimana, Jannik Sinner. La presenza del finalista delle ATP Finals e n. 4 del mondo fa pendere la bilancia del pronostico a favore della squadra di capitan Volandri, che oltre al fenomeno altoatesino può contare anche su Musetti, Arnaldi, Sonego – ordine di classifica ATP – e Bolelli in doppio, ma c’è da fare attenzione all’Olanda.

Un grandissimo Sinner ha raggiunto la finale del Master, il primo italiano di tutti i tempi (foto Rdosport Marta Magni Images)

I singolaristi titolari sono due ossi duri: Griekspoor, reduce dalla sua miglior stagione in carriera che lo ha portato a ridosso della top 20, e Van de Zandschulp, che la top 20 l’ha sfiorata lo scorso anno e naviga comunque attorno alla 50esima posizione del ranking. Mentre in doppio possono vantare due dei migliori specialisti della disciplina come Koolhof, vincitore a Wimbedon e presente alle ATP Finals di Torino in coppia con il britannico Skupski, e Rojer, che la partecipazione a Torino l’ha sfiorata, ma ha in bacheca il trofeo del vincitore dell’edizione 2015 (oltre a quelli di tre Slam).

Tallon Griekspoor, olandese che ha affrontato Djokovic quest’anno al Dubai Duty Free ATP 500 (foto Rdosport Marta Magni Images)

A seguire, nel pomeriggio, si disputerà l’ultimo quarto di finale, quello tra la Serbia di Novak Djokovic e la Gran Bretagna. I britannici saranno avversario ostico per il n. 1 al mondo e i suoi compagni (Lajovic, Djere, Kecmanovic ed il giovane Medjedovic), considerato che in singolare possono schierare Draper e Norrie e in doppio due signori specialisti come il già citato Skupski e Salisbury, fresco vincitore delle Finals di doppio insieme allo statunitense Ram.

Djokovic e la sua incredibile concentrazione nell’osservare la palla, Torino 2023. (foto Rdosport Marta Magni Images)

Certo sarebbe affascinante poter assistere sabato in semifinale alla “bella” tra Djokovic e Sinner, la terza sfida in due settimane tra i due dopo la vittoria dell’italiano nel match del girone delle Finals ed il trionfo del fuoriclasse serbo in finale. Entrambi con l’obiettivo di portare la seconda Coppa Davis della storia alla propria nazione. Olanda e Gran Bretagna prima e Finlandia o Australia poi, permettendo.

Il team bretone in conferenza stampa oggi a Malaga (foto Rdosport Marta Magni Images)

Insomma, era solo domenica che ci siamo alzati dal divano dopo aver visto per una settimana il tennis stellare delle ATP Finals, ma evidentemente era solo per prendere il nuovo sacchetto dei popcorn e prepararci a gustare il gran finale della Coppa Davis. E chissà: se a Torino c’è mancato poco, magari sarà Malaga a tingersi d’azzurro e Sinner e soci riusciranno a riportare in Italia l’insalatiera dopo ben 47 anni.

Djokovic e Sinner dopo Torino si affronteranno anche a Malaga? (foto Rdosport Marta Magni Images)

 

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