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Ugo Humbert più forte di tutti a Dubai

Dopo Jasmine Paolini, a Dubai ha vinto il francese Ugo Humbert, che si è dimostrato ancora una volta un autentico killer. Sesta finale e sesto titolo per il transalpino, che ha annichilito Alexander Bublik.

Humbert con la Coppa (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Il kazako che questa finale l’ ha giocata grazie alla squalifica di Rublev. Squalifica che nei giorni successivi è stata ridimensionata quanto a gravità. Restituito il prize money e i punti conquistati nel torneo al russo e pace fatta. Ma chissà cosa veramente aveva sentito il giudice di linea vicino al collega oggetto delle “critiche” accese del russo!  

Rublev out per squalifica. Bublik lo difende – LE IMMAGINI DELL’ACCADUTO

Tutto ciò non toglie certo i meriti dei questo successo a Humbert, che a Dubai aveva superato nell’ordine Monfils, Murray, HurKacz e Medvedev, dimostrando molta solidità e appunto freddezza. 

Simpatico il siparietto durante le premiazioni in cui Bublik invece ha sottolineato la sua abitudine a perdere le finali, cosa capitata ben 7 volte su 11. “Grazie Ugo per avermi ricordato come ci si sente a perdere una finale.”

Alexandr Bublik premiato a Dubai come runner up (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Il primo titolo di Humbert risale al 2020 ad Auckland contro Paire, poi sono seguiti i successi di Anversa nello stesso anno contro  l’australiano De Minaur. Nel 2021 ad Halle sull’erba il titolo contro Rublev, poi due successi in territorio francese Metz nel 2023 contro Shevchenko e prima di Dubai a Marsiglia ad inizio 202, battuto il bulgaro Dimitrov..

L’Italia da queste due settimane negli Emirati si porta a casa come detto il magnifico titolo di Jasmine Paolini ed un buon Sonego sconfitto con dignità da Medvedev.

Jasmine Paolini vince a Dubai e sale al numero 14 del mondo (contiene audio intervista)

 

È invece passato un po’ inosservata la presenza di Vincenzo Santopadre, ex allenatore di Metto Berrettini. Cappello all’australiana come ai tempi d’oro insieme al nostro ex numero uno. 

Santopadre in tribuna a Dubai ((foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Il tecnico romano segue ora il suo nuovo assistito, il francese Luca Van Asche, che  non ha avuto troppa fortuna. Prima  c’è stata l’eliminazione nell’ultimo turno delle qualificazione contro il  tedesco Marterer e  poi da Lucky loser la sconfitta nel primo turno del main draw da Khachanov sul campo centrale.

Luca Van Asche – Dubai 2024 (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Dubai a livello di coach segna anche l’inizio del rapporto di collaborazione del francese Gilles Simon nello staff del russo Medvedev affiancando Gilles Cervara.

Il ritorno in campo di Gilles Simon. A Dubai nello staff di Danil Medvedev (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

L’incontro più bello del tabellone maschile? Quello interrotto tra Rublev e Bublik. Dopo due anni di presenza di Djokovic quest’anno è stata la volta dell’ex numero uno Andy Murray vincitore nel 2017 e anche finalista nel 2012, anno storico di Andy per il suo titolo olimpico conquistato a Londra contro Roger Federer da cui perse invece proprio a Dubai. In tabellone anche un altro ex vincitore, lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che a Dubai vinse nel 2018 battendo il francese Lucas Pouille ed eliminato nell’ultimo turno di quali da Tomas Machac, dopo aver vinto il primo set.

Roberto Bautista Agut – bubai 2024 (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

L’ultima nota la dedichiamo al torneo di doppio. Due singolari che si mettono insieme per la prima volta valgono più di due specialisti. Il tedesco Struff insieme all’olandese Griekspoor sono stati più solidi del croato Dodig e dell’americano Krajicek.

Struff e Griekspoor vincitori del torneo di doppio – Dubai 2024 (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Salutiamo così Dubai. Il circo del tennis si è già spostato tutto compatto ad Indian Wells. 

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