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AtpFinals: Torino amara per Berrettini, ma il tennis va veloce

Di Antonio Garofalo

È il campo più veloce in cui ho giocato in tutta la mia carriera. Forse anche troppo veloce”.
Ha ragione Daniil Medvedev, che  nel match d’esordio un set di svantaggio ad un ottimo Hurkacz nell’esordio delle AtpFinals al PalaAlpitour di Torino.


Vista da bordo campo, il terreno di gioco è parso subito rapidissimo, praticamente i contendenti non riuscivano a scambiare più di due tre colpi.
Certo, il tennis moderno è dominato dai servizi e dai colpi di rimbalzo e il povero Hurkacz si è spesso avventurato a rete per concludere punti con tocchi pregevoli, ma molto spesso non aveva nemmeno il tempo di arrivarci nei pressi del net.

Il polacco Hubert Hurkacz  (©rdophoto)

Forse la scelta di una superficie così veloce non è casuale, viste le caratteristiche tecniche del nostro Matteo Berrettini, storico finalista a Wimbledon in luglio, ma forse questa soluzione è un’occasione sprecata.

Un diritto di matteo Berrettini in allenamento – Cagliari 2021 (©foto di Roberto Dell’Olivo)

Peccato che in serata l’azzurro si sia dovuto arrendere per un infortunio alla zona addominale.
In fondo il tennis è sempre stato uno sport nobile, fatto non solo di muscoli e forza bruta, ma di talento, destrezza e tocchi vellutati. Lo abbiamo visto soli pochi giorni fa in quel di Milano, in un match delle Atp NextGenFinals dove il nostro Lorenzo Musetti e il francese Gaston per quasi tre ore hanno deliziato il pubblico con tagli, palle corte, demivolee e tocchi magici.


Ciò detto il PalaAlpitour ci ha fatto una bella impressione. Caldo, accogliente e con le luci che richiamano molto la 02 Arena di Londra.
La gestione dei biglietti non è stata delle migliori e tra gli appassionati fioccano le polemiche ma l’auspicio è che questo primo anno torinese possa essere l’apripista di un periodo d’oro per il tennis italiano, non solo in campo ma anche come organizzatore.
Intanto Medvedev lancia la sua candidatura al bis dopo il successo del 2020 e forte del primo trionfo slam a New York dove ha posto fine al sogno di Grande Slam di Novak Djokovic.


Hurkacz ha provato a sorprenderlo giocando un primo set molto coraggioso e sempre in avanti, ma appena il russo ha capito che conveniva servire sul diritto del polacco ed evitare la sua pungente risposta di rovescio, il match si è incalanato sui binari preferiti per il campione degli Us Opena.
Il numero 1 del mondo resta il principale candidato con il russo verso la finale di domenica. Zverev permettendo.

Del triste epilogo del match di Berrettini abbiamo detto e purtroppo per Matteo le Finals rischiano di finire qui, con un’incognita enorme anche in chiave Coppa Davis. Forse toccherà a Jannik Sinner assaggiare il terreno del PalaAlpitour, sperando che il prossimo anno sia un’edizione più fortunata per i nostri colori

Comments (1)

  • Roberto

    Sinner c’è…fino alla fine…forza Jannik

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