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Le foto dimenticate di Erika Fusaro

Le pulizie in casa ai tempi del coronavirus riportano alla luce a volte cimeli ormai dati per dispersi. Come è successo alla feltrina Erika Fusaro, che tra gli 11 ed i 17 anni ha dedicato la sua vita al tennis e che ha ritrovato una sua foto insieme all’ex top 20 mondiale e Davis Man Renzo Furlan. Il tennista originario di Conegliano che arrivò fino ai quarti di finale al Roland Garros nel 1995 e che appena smise di giocare incominciò ad allenare a Villorba, nel club dove Erika stava giocando nel campionato a squadre di serie C.

 

Erika Fusaro nel 2003 con Renzo Forlan

La feltrina è cresciuta, va detto, nei campi di Norcen e Pedavena, modellata dalle mani di Valerio Fusinato di cui vuole un gran bene, le si illuminano gli occhi quando lo si nomina. “Un amico prima ancora del mio maestro”. Un primo corso da piccolissima, per poi provare qualche anno più tardi a fare sul serio. “Ero bravina, ma avevo un carattere complicato.” Ci racconta Erika.

“Non ero semplice da gestire, non so come abbia fatto Valerio ad avere tutta quella pazienza. Non mi piaceva allenarmi fisicamente, l’atletica leggera non era proprio per me. Addirittura mi nascondevo quando bisognava mettersi a correre. E poi ero alquanto cocciuta. Ho sempre fatto fatica ad ascoltare i consigli che mi venivano dati da chiunque.”  

Erika Fusaro ascolta i consigli di Valerio Fusinato durante un allenamento preso i campi del Circolo della Birreria Pedavena (Belluno)

Sta di fatto che nel suo piccolo Erika è riuscita a togliersi diverse soddisfazione. La coppa dell’atleta più combattiva al torneo internazionale di Bibione (vinto nelle categorie under 12 14 e 16)  sembra esere al primo posto dei suoi ricordi. 

Erika Fusaro con la Coppa ritrovata del Giocatore più combattivo

La Feltrina va menzionata per essere stata convocata in un paio di occasioni con la rappresentativa del  Veneto nella prestigiosa competizione a squadre juniores, la Coppa Belardinelli, e per essere stata tra le più forti Under del Veneto. Cosa che non vuol dire essere certo dei campioni, ma sicuramente avere fatto un bel percorso con il suo ”super rovescio”, il colpo più incisivo di Erika. 

La rappresentativa del Veneto alla Coppa Belardinelli (Genova 2002). La quarta da sinistra in piedi in prima fila, un po’ nascosta, è Erika Fusaro. Il primo a destra con la giacca bianca è invece il presidente della FIT VENETO Mariano Scotton.

 

“Il tennis è stata una scuola di vita, anche se ho sempre avuto però un rapporto di amore ed odio. E’ stato difficile gestire la pressione, l’ansia del risultato da ottenere a tutti i costi.”  

Al giorno d’oggi ormai esistono quasi più “mental” che allenatori tradizionali, ma qualche anno fa non era propriamente così. 

Un percorso quello di Fusaro che si è concluso però piuttosto presto. “A soli 17 anni ho deciso di smettere, sostanzialmente proprio per la troppa pressione. Mio papà ci teneva davvero tanto che io vincessi ed io a farlo per lui. Pensa che, una volta smesso, per un anno non ho voluto prendere in mano la racchetta, ne una borsa sportiva,  Poi  le cose sono iniziate a cambiare e allora mi sono riappacificata col tennis e mi sono iscritta al corso per istruttore federale. L’insegnamento di mio papà (nel frattempo mancato per una brutta malattia, ndr) quello del non mollare mai, era di nuovo dentro di me”.

Il sorriso di Erika  torna ad essere protagonista in una foto ritrovata in un album un po’ impolverato, quella insieme ad slcuni suoi piccoli allievi “

 

La maestrina Erika Fusaro in azione a Bibione

Questa immagine mi piace particolarmente , una delle foto  di cui vado più fiera, insieme anche a quella di Bibione con l’allora piccola Francesca Fusinato”, (la figlia del suo coach Valerio, ndr).  

Francesca Fusinato insieme ad Erika Fusaro

“Qualche soddisfazione me la sono tolta, ad esempio mi sono allenata pure con Sara Errani  (che poi diventò la vice campionessa del Roland Garros nel 2012) ed in palleggio tenevo anche bene lo scambio. In un torneo mi ricordo pure di aver giocato e perso con Camila Giorgi. Si la numero uno italiana degli ultimi anni, proprio lei.“

Erika Fusaro ha più di un motivo per guardare al suo passato tennistico con soddisfazione. “Senza dimenticare che sono stata anche la prima feltrina a raggiungere il traguardo della seconda categoria.”  Un po’ d’orgoglio non fa poi così male.

 

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