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Diario dall’Australia 2019/3 Sulle tracce di Roger Federer (video)

Il viaggio nel West Australia continua con l’ultima tappa, quella del deserto dei Pinnacoli. Avevo visto diverse fotografie di questo posto, ma non ero riuscito a percepirne tutta la sua maestosità . Siamo poco lontani dal mare e dal paesino di Cervantes. Immersi totalmente nella natura, non ci sono abitazione nell’arco di almeno 15 km. Si deve pagare un piccolo obolo per l’ingresso al parco e direi che è il minimo-. Il bello è che poi sei libero di muoverti come meglio credi. La visione di tutti questi pinnacoli con alle spalle delle sorte di dune,  in lontananza di colore anche bianco, ti fa immergere in un’altra dimensione. Ho percepito molta energia in questo luogo incantato.

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I bambini si sono inventati un gioco bellissimo da fare qui: quello del Nascondino. E queste rocce si prestano molto.. Eccoli infatti nascondersi chi qui chi li e on loro anche i genitori. Bel modo di visitare questo deserto.

Copia di renzo.jpgNon solo i bambini giocano a nascondino (©rdophoto)

Io mi avventuro in un luogo più lontano dove in pratica nessuno arriva. E vengo premiato dalla vista anche di un Emu. Non è uno struzzo come avevo a prima vista approssimativamente indicato.  Sembra come essere all’interno di un safari , magari in Africa.

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Qui se hai pazienza prima poi succederà  sicuramente qualcosa. Chissà  quanti snakes staranno giocato a nascondino. Ecco magari questo pensiero potevo anche evitarlo di farmelo venire. Ma non me ne preoccupo. Ci sono pinnacoli di varie dimensioni e forme e ci puoi giocare nel fare fotografie da diverse angolature.  C’è¨ in una zona anche un passaggio per le autovetture, che non rovina nulla dell’ambiente circostante. Ma ancora di più intensifica la mia idea di un safari.

Copia di STRUZZO 2.jpg

Questa prima parte del viaggio australiano ‘ho chiamata sulle tracce di Roger Federer. Il campione svizzero anche lui dopo essersi mangiato l’aragosta è stato portato in elicottero proprio qui, improvvisando un piccolo campo da tennis palleggiando con qualche bambino.

 

Roger Federer è stata un po’ una scusa, questi posti del West Australia sono davvero molto belli e suggestivi e chissà  quanti altri ancora ne esisteranno.

 

“In Australia devi prenderti il tuo tempomi dice sempre il mio amico Brunola prossima volta vieni e andiamo un paio di settimane almeno in giro con il camper, allora sì¬ conoscerai la vera Australia.”

Forse in un ‘altra vita, Bruno ora ha una settantina d’anni  e si diverte ancora a fare le foto ai moto Gp oltre che al tennis. beato lui. Semmai arriveremo alla pensione anche questa potrebbe essere una bellissima opzione.

Intanto è ormai giunto il momento di tornare a Perth.  Lascio l’ebrezza di guidare a sinistra anche all’amico Renzo,  che così mi permette di schiacciare un pisolino… O meglio prima che mi venga un colpo di sonno mi sostituisce alla guida. Il pericolo più  grande? I canguri.. I cartelli stradali di attraversamento canguri non sono messi lì per i turisti, Ne abbiamo contati almeno sei morti là per terra,  come da noi troviamo cani e gatti. Decisamente non un bello spettacolo. E di sera il pericolo aumenta ancor di più.

Arriviamo a Perth verso le ore 21 riuscendo a trovare per miracolo ancora un locale aperto. Una pizzeria italiana ammetto molto buona. Siamo stati gli ultimi clienti.

Abbiamo incontrato diversi italiani in questi giorni a Perth, voglio ricordare gli amici sardi Enrico, Michele e Fabio provenienti da Cagliari ed Oristano,  che mi hanno subito individuato  dal momento che indossavo  degli shorts del Cagliari calcio.

VIVA SARDEGNA.JPGLoro se ne vivono qui in Australia, ma la nostalgia di casa  è¨sempre tanta. In bocca al lupo a voi … e un po’ anche a noi per il resto della nostra avventura australiana.

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