Tutto cambia niente cambia, eccoci ritornati a Melbourne, ma si può anche dire arrivati, visto che ci siamo stati finora solo quattro ore in albergo in attesa di ripartire per ULURU. La temperatura è cambiata, da un caldo pazzesco di soli tre giorni fa, quasi da non respirare a l’una di notte c’erano quasi 30 gradi, siamo passati d un frescolino gradevole ed un sole bellissimo. Si sta bene con addosso una felpina.  Con lo sky bus me ne arrivo in centro in poco più di 20 minuti, non c’è traffico e poi con due passi ed un tram che qui in centro è gratis, eccomi in Federation Square. L’immagine di Roger Federer è lì  nello stesso punto in cui sovrastava l’anno scorso. Questo tennis ha ancora bisogno del suo re. Quell’urlo l’ho ben presente visto che l’hp anche ben fotografato. E’ quello lanciato al termine del match con Nishikori. Bello davvero. 

Ci dirigiamo al Melbourne park, durante il cammino ci sono dei cubi dove ti puoi anche sedere con delle belle domande e risposte attinenti gli Asutralian Open, ove ne propongo qui un paio.

Ed eccoci arrivati

Una  prima immagine della Rod Laver Arena da una prospettiva un po’ diversa dal solito.

Ed eccomi al mio posto da combattimento in compagnia di Bruno, ve lo ricordate? Il bosco di Bruno?  (Vedi diario del 2017)

Ebbene sì è lui, più in forma che mai. Dalla terrazza della sala stampa guardate che meraviglia. Lo slam più vicino al centro città.

Welcome back. See you tomorrow