Nadal, Adios Barcellona
Barcellona adios.
Nadal saluta la capitale catalana. Il match contro l’australiano De Minaur è stato l’ultimo della sua carriera sul campo che più di ogni altro lo ha visto crescere. Una stretta di mano quasi liberatoria per Rafa con De Minaur. Un sorriso ed uno sguardo verso il suo pubblico che ha provato a sostenerlo anche in questa sua ultima volta.
Nel post partita lo spagnolo appare più disteso dei giorni precedenti, quasi a dire ‘Anche questa è fatta!’ Non deve essere facile per un campione abituato a giocare per vincere, disputare degli incontri con la consapevolezza che non si può proprio vincere. Non inganni il 7-5 del primo set, a parte qualche momento in cui Nadal è stato vicino ad essere Nadal, per il resto non c’è stata partita e sarebbe indelicato fare qualsiasi paragone con il Nadal che ha dominato sulla terra battuta negli ultimi 20 anni.
Certo non sarebbe stata la stessa cosa se Rafa avesse deciso di non disputare questo torneo cosi come Montecarlo. La sua gente lo voleva vedere ancora in campo e sarà lo stesso anche a Madrid, probabilmente a Roma e Parigi. “Dipende dal mio fisico.” Ogni giorno c’è qualche miglioramento ma non sarà mai tale da tornare veramente a vincere.
Nadal affronta le ultime partite della sua carriera con questa consapevolezza. Anche se Tsitsipas lo aveva dato per favorito a Barcellona. Ma basta vederlo in allenamento quando parla con Moya, le sue espressioni lasciano trapelare tutte le sue incertezze.
Nadal è tornato ad essere umano. E non nasconde tutti i suoi limiti attuali. In tribuna ci sono anche la moglie, il papà, la sorella ad applaudirlo. La sua vita da tennista è ai titoli di coda ma tutto quello che ha fatto resterà per sempre. ,