Il piccolo Belluno batte con merito la grande Trieste
Davide batte Golia. Il Belluno alla sua prima stagione in serie A2, in piena lotta per la salvezza, è riuscito nell’impresa di battere una nobile della pallamano italiana come il Trieste, che ha vinto tantissimi scudetti e che gioca quest’anno in A2 quasi per sbaglio, ma attrezzata per una pronta risalita nella massima serie.
Chi sabato era presente alla Spes Arena ha dovuto sgranare bene gli occhi, perchè a comandare il gioco era il sestetto gialloblù e non quello bianco rosso giuliano. E il risultato non è frutto di un caso, il Belluno ha giocato decisamente meglio, ha voluto questa vittoria ed ha lottato con tutte le sue forze. In campo una vera squadra come mai si era visto in questa stagione. “Merito del nostro tecnico Omar D’Ambros.” Ci tiene.a rimarcarlo Riccardo Pivetta, l’ultimo arrivato in casa Belluno.
Pivetta a 34 anni ha ancora molta pallamano nelle sue braccia, dispensa palloni che sono un invito al gol per i suoi compagni. Lui che ha giocato perdendo due finali scudetto, una a Bologna ed una a Conversano. “Mi sono emozionato questa sera a vedere come i miei compagni giocavano.
Che dire poi di Giorgio Rossa: fenomenale.” Il giovane portiere bellunese, universitario a Trieste e che in settimana si allena anche proprio insieme ai giocatori triestini, ha chiuso la saracinesca. “Ci ha dato la forza di reggere fino alla fine.” Riconosce ancora Pivetta.
In attacco i gemelli Katic emozionano a vederli. Prendono botte, ma non si piegano mai. Qualche tiro viene parato dal bravissimo portiere giuliano, ma poi i croati continuano a cercare il gol senza paura. I compagni sono contagiati da questa abnegazione. Luigi Mantisi dall’ala ha realizzato dei gol spettacolari.
Il tutto mentre Rossa para i contropiedi di Radojkovic (terzo goleador del campionato con 131 reti all’attivo), che in difesa marca a vista Ivo Katic. Ma sabato la Spes Arena era tutta gialloblu. Il coach triestino Fredi Radojkovic in panchina era agitatissimo, ne aveva per tutti i suoi giocatori, Che forse hanno sottovalutato il Belluno, terzultimo in classifica e che non si aspettavano non mollasse mai. Soprattutto ad inizio secondo tempo. Dopo il 14-10 dei primi 30 minuti subito due reti per il massimo vantaggio di 6 gol. Poi il Trieste ci ha provato a rientrare, complici tre superiorità numeriche a favore.
“Ma il bello incomincia solo ora.” Dirà a fine match Pivetta – Vogliamo salvarci ma anche divertirci e far crescere i nostri giovani.” Un plauso va al tecnico D’Ambros, che ha ridato a questo gruppo un anima, ma anche alla società che non ha mai mollato, tornando sul mercato e pescando tre jolly fantastici: I due Katic e Pivetta che tornano a regalare il sogno della serie A alla Pallamano Belluno.
IL TABELLINO: BELLUNO-TRIESTE 24-22
BELLUNO: Rossa, Bogo, Balcon, Pivetta 2, Anton Katic 8, Cimbro 1, Ivo Katic 6, Tocchetto, Francescon 1, Lotto, Mantisi, Mantisi 5, Gelo 1, Saliu, Luisetto. Allenatori D’Ambros e De Francesco.
TRIESTE: Radojkovic 6, Scaramelli 3, Mazzarol 1, Pwernic, Urbaz, Postogna, Di Nardo 3, Zoppetti, Valdemarin, Visintin 4, Del Frari, Sandrin 1, Vinkovic 3. Allenatore: Radojkovic.
Arbitri: Bassan e Bernardelle.
LA CLASSIFICA: EPPAN 36, TRIESTE 28, TORRI 26, MOLTENO 24, CAMISANO 23, COLOGNE 22, Cassano Magnago 21, MALO e VIGASIO 14, PALAZZOLO 13, DOSSOBUONO e BELLUNO 10, SAN VITO MARANO 6, ORIAGO 3.