Matteo Viola a Todi
Non è sempre così facile. Il lavoro del tennista passa per tanti sacrifici, e se sicuro è bello poter vivere grazie alla propria passione, a volte non è proprio così semplice. E non solo all’inizio della propria carriera quando si è giovani e c’è ancora tutto da costruire, ma anche quando si superano i trent’anni e non si è riusciti a sfondare il muro dei primi cento, magari anche solo per poco.
Matteo Viola ha compiuto trentaquattro anni ad inizio luglio. Numero 260 delle classifiche mondiali con best ranking al numero 118 ed una stagione sfortunata quanto a risultati, con prestazioni però ancora più che all’altezza.
Così come l’ultima,quella contro l’argentino Etcheverry a Todi, con l’argentino fresco vincitore del torneo di Perugia. 6- 4, 7-6 il punteggio a favore della teste di serie numero 4 del seeding umbro.
Matteo è arrivato a Todi il lunedì pomeriggio, subito in campo per un allenamento insieme al suo compagno di viaggio Lorenzo Giustino.
“Siamo stati insieme a giocare in Germania la Bundesliga, la coppa Italia tedesca, e poi in macchina siamo partiti in direzione di Todi. Non ero così sicuro di venire a giocare, Abbiamo fatto tanti chilometri, gli ultimi poi da Cesena verso Perugia sembravano infiniti per i continui lavori in corso.”
“Ho battagliato molto di più diquello che pensavo, anche perché ero davvero cotto dai viaggi. Sono contento almeno di averla giocata alla pari. Il mio tennis è quest’anno migliore degli anni scorsi, ma anche contro Etcheverry la partita non è purtroppo girata a mio favore. – Ho avuto anche qualche chance nel finale del secondo set. Peccato.”
Viola è così ripartito subito da Todi, un passaggio da Mestre prima di pasasare per la Germania con destinazione finale Spagna, l’aspettano due settimane sul cemento, la sua superficie preferita, con un paio di challenger da giocare, uno dei quali a Segovia. “Sono contento del mio livello, prima o poi arriveranno anche i risultati.”
VIDEO INTERVISTA ALL’ARRIVO A TODI DI MATTEO VIOLA a cura di Roberto Dell’Olivo