
Le caricature di Stefano De Vecchi 1/Luca Vanni
Il gigante buono del tennis italiano tra una caricatura ed un intervista. “Ho voglia di riscatto. Cercherò di entrare tra i top 100”
(in fondo al testo il video con Luca Vanni)
Tra le rubriche del 2017 RDOTENNIS vi propone quella delle Caricature di Stefano De Vecchi. Personaggi del mondo del tennis saranno oggetto delle attenzioni della matita dell’amico Stefano. Che lo fa per pura passione, abituato da buon architetto ad altri “schizzi” nella vita di tutti i giorni.
Il primo disegno che vi presentiamo è quello del gigante buono del tennis italiano, Luca Vanni.
Un metro e 98 centimetri di simpatia per il toscano della scuderia PRO KENNEX, che ha chiuso il 2016 con le due vittore challenger del mese di novembre, la prima a Brescia, dove l’abbiamo incontrato e subito dopo ad Andria.
La caricatura risale però all’anno scorso a Portorose, giusto qualche giorno prima del suo successo nel challenger sloveno, il primo nella sua carriera. “Deve venire a farmi qualche disegno più spesso il buon Stefano.” Ci dice proprio Luca nel video che potete guardare qui di seguito.
Tra i progetti di Vanni per il 2017 “quello di ritornare al mio best ranking, il numero 100 ottenuto nel mese di maggio del 2015 e magari anche un po’ più in su. Ho voglia di riscatto dopo un 2016 un po’ problematico.”
In questo inizio anno Luca occupa la posizione numero 157, con le valigie in mano in direzione Australia. A Melbourne cercherà di raggiungere il primo turno del Major, scalando le qualificazioni. Fin’ora per lui due partecipazioni Slam, nel 2015 al Roland Garros e da lucky loser anche a Wimbledon, senza però all’attivo ancora una vittoria.
DUE DOMANDE DUE:
In fin dei conti non c’è poi tutta questa differenza tra il numero 100 ed il numero 200 delle classifiche mondiali. Cosa ne pensi Luca?
Ma nemmeno tra il numero 50 e il 250 Ogni anno possiamo vedere dei risultati altalenanti con giocatori che dal numero 180 arrivano tra i primi 100, oppure da 80 escono fuori dai 200. Bisognerebbe conoscere la storia di ogni singolo atleta per comprendere cosa effettivamente è successo. Però io penso che negli ultimi anni il livello del tennis maschile sia cresciuto tantissimo.
E si ottengono pure risultati ad età un pò più avanzata
Il fatto che un giocatore “arrivi” o si consolidi dopo i 30 anni, vuol dire che non ha mai smesso di crederci e questa è la cosa più importante. Ed è proprio quello che sto provando a fare anch’io.
E ci stai anche riuscendo. In bocca al lupo per il tuo 2017 tennistico.
Grazie mille ci vediamo prossimamente.
Luca Vanni con Michele Bona (ProKennex)-Brescia 2016 ©RDOPHOTO (Foto di Roberto Dell’Olivo)
IL PALMARES DI LUCA VANNI (Castel di Piano, 4 giugno 1985)
2014: finalista al challenger di Kaohsiung (Taiwan). Perse in finale dal cinese LU ( 6-7, 6-4, 6-4)
2015: Finalista all’ATP 250 di San Paolo in Brasile, perdendo da Pablo Cuevas (6-4, 3-6, 7-6); Winner al Challenger di Portorose (Slovenia) Vittoria in finale contro Zemlja (6-3, 7-6)
2016: Winner al Challenger di Segovia (Spagna). Vittoria in finale contro Marchenko (6-4,3-6, 6-3); Winner al Challenger di Brescia. Vittoria in finale contro Grigelis (6-7, 6-4, 7-6); Winner al Challenger di Andria. Vittoria in finale contro Berrettini (5-7, 6-0, 6-3)