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In vacanza a Todi tra tennis, cultura, Gaio e prosciutti

Perugia e Todi l’accoppiata umbra del tennis. Se  il circolo di Perugia è uno di quelli che hanno fatto la storia del tennis, ci giocarono Pietrangeli, Panatta ai campionati italiani, Todi ha un suo torneo internazionale ormai dal 2007.  Un comune con circa 16.000 abitanti a quattrocento metri sul livello del mare, un vero e proprio gioiello facile e difficile al tempo stesso da raggiungere.

Todi si trova infatti non lontano da Firenze ancor meno da Roma, ma solo se si è automuniti, perché arrivarci in treno potrebbe essere un’impresa impossibile. Ebbene qui, grazie ad alcuni pionieri del tennis, esattamente 7 come il numero di cipressi piantati proprio davanti all’ingresso di via Ponte Naia, è sorto un circolo ai piedi del suo maestoso colle, che regna sovrano con le chiese di Santa Maria della Consolazione  e di San San Fortunato li a fare da cornice.

Il meraviglioso panorama dal campanile della chiesa di San Fortunato di Todi (© rdosport)

Cinque campi in terra rossa (ma sono 9 in totale) con accanto il colore giallo dei campi di girasole a dare un tocco cromatico davvero considerevole.

Campo di girasole accanto al Circolo Tennis di Todi – © foto Marta Magni Images per Rdosport

E allora diventa ancor più piacevole soggiornare qualche giorno  in qualche agriturismo della zona in cui gli affettati non possono mancare, il prosciutto crudo  la fa da padrone ma attenzione deve  essere servito con il pepe ed il suo grasso, cosa da mandare in tilt ogni possibile dieta. Se poi sei fortunato puoi trovare anche la trattoria, quella giusta che prepara il cinghiale che ti si scioglie in bocca.

cinghiale e affettati umbri non possono mancare a tavola (©rdosport)

E così eccoti servita la vacanza perfetta con qualche passeggiata al mattino e poi nel pomeriggio qualche match di tennis. Chi gioca? in realtà poco importa dal momento che da qui sono partiti diversi futuri campioni. Ed i nomi dei giovani di oggi, ancora pressoché sconosciuti, potrebbero diventare super famosi da qui a solo qualche anno.

Il diciottenne francese Arthur Cazaux (©rdosport) ha superato le qualificazioni a Todi, battendo al primo turno del main draw la testa di serie numero 5, l’argentino Renzo Olivo

Nell’edizone 2021 c’è anche chi è tornato da allenatore dopo aver vinto da giocatore questo torneo, come l’argentino Carlos Berlocq, fresco vincitore a Perugia con il suo nuovo cavallo Tomas Etcheverry.

Matteo Viola a Todi con Carlos Berlocq, il nuovo allenatore di Tomas Etcheverry ©foto di Roberto Dell’Olivo

Ma poi ecco  in finale  ritrovare un nome di quelli famosi tra i challenger italiani, quello del faentino Federico Gaio, che da testa di serie numero uno ha raggiunto la finalissima.

Federico Gaio a sinistra in azione sui campi di Via Pontenaia (©foto di Roberto Dell’Olivo), a destra con la racchetta davanti al tempio di Santa Maria della Consolazione (©foto Marta Magni Images)

Battendo in semifinale proprio l’astro nascente sudamericano, ormai consumato da due settimane di ottimo tennis e anche dai baci della sua fidanzata.

Tomas Etcheverry con la sua fidanzata (©foto Marta Magni Images per Rdosport)

Ma come in tutti i tornei, i veri protagonisti sono ben altri, quelli che stanno dietro alle quinte e che in silenzio lavorano per la buona riuscita della manifestazione.

Il tennis club Todi di via Pontenaia(©rdosport)

Ecco perché non posso non citare il buon Adryan Itza,  sempre pronto per un sorriso, pur lavorando praticamente ininterrottamente sistemando sedie, tavoli, poltrone, frigoriferi e tutto quello che vi può passare per la testa.  Peccato non trovare il tempo per una buona birretta da consumare in sua compagnia, ma ormai siamo arrivati ai titoli di coda anche di  questo torneo.

L’eclettico Adryan Itza (©foto Roberto Dell’Olivo e Marta Magni Images)

La finale si gioca alle 20.30, ma sinceramente preferisco chiudere questa settimana nella piazza principale di Todi, un autentico  gioiellino, dove alle 21 ci sta il concerto dei Negrita.

IL cartellone del concerto dei Negrita a Todi

Ecco ho trovato l’unica pecca dell’organizzazione, una finale alle ore 17 avrebbe permesso, a chi voleva, di godersi entrambi gli spettacoli. Lunga vita al Tennis club Todi e ai suoi Internazionali.

 

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