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A tu per tu con Damiano Ortolan: “Allenerei ancora il Feltre”

.Analizziamo con Damiano Ortolan, uno dei tecnici più preparati e stimati della provincia di Belluno, la situazione del volley bellunese, in particolare femminile. Ortolan è l’attuale coach del settore giovanile del Limana, ma è stato primo allenatore in serie C con il Feltre di Cristiano Strazzabosco ed anche colui che conquistò proprio la prima serie C nella storia del Limana e che in precedenza seguì in panchina a Belluno le ragazze del Dolomiti Volley e in serie B i maschietti dell’Executive.

Damiano Ortolan con la divisa della Pallavolo Feltre

Fu anche il selezionatore provinciale al trofeo delle Province Venete ai tempi in cui iniziarono ad emergere giocatrici come Francesca Dalla Rosa, approdata quest’anno in A2 a Talmassons,

La bellunese Francesca Dalla Rosa nella serie A del volley

ma anche Elisa Zanette (ora in A1 a Novara) e Elena Bortolot (quest’anno in B1 con il Volley Volano).

La selezione provinciale femminile in spiaggia a Jesolo . Al entro Damiano Ortolan, alla sa sinistra Martina Perer e Paola Arnoffi. Distesa sulla sdraio si riconosce Elisa Zanette, la seconda da dx.

Sei squadre tra livello regionale e nazionale, un volley bellunese femminile in salute. 

“Non ricordo tante squadre così, magari abbiamo avuto qualche squadra in più a livello nazionale, ma numericamente in numero inferiore.” 

Una selezione provinciale frutto di un lavoro di una stagione intera con l ex tecnico dll’Italiam Juniores Giuseppe Davide Galli. Elisa Zanette ha il numero 38, con il 13 Elena Bortolot, Damiano Ortolan ai tempi fiduciario allenatori provinciali ha seguito il progetto insieme a Paola Arnoffi e Martina Perer

Ma la provincia è in grado di sostenere una tale corazzata?

“Proviamo a fare due conti semplici. Diciamo che servono almeno 10 atlete per ogni squadra, che tradotto in cifre vuol dire che la nostra pallavolo deve essere in grado di produrre almeno 60 atlete di livello per le varie categorie. Personalmente ho qualche dubbio che siamo davvero capaci di esprimere queste quantità e qualità. Certo in serie B il discorso è un po’ diverso, lì si attinge molto anche da fuori provincia per costruire la squadra, ma tutte le altre società devono fare forza sui propri mezzi. Ho l’impressione che non tutte le nostre formazioni saranno attrezzate per il campionato che andranno ad affrontare.”

Adriano Bilato, attuale vice presidente nazionale Fipav con Damiano Ortolan

Quindi ci sarà forse il rischio retrocessione per qualcuna?

“Dipenderà dal valore anche delle avversarie e forse, anche causa covid, ci sarà un po’  di ridimensionamento generale delle forze. Però è necessario avere in squadra gente che permetta almeno di giocarsi un tentativo di salvezza.”

Il Limana ha perso alcune giocatrici importanti come Andrich, pronta per andare negli Stati Uniti e Maschio, insieme a Cadorin, ora a Sedico, 

“La coperta si restringe sempre di più, dopo una stagione  di vertice, penso che ci sarà per il Limana da ridemnsionarsi un po’.  E non ci sono dietro ragazze già pronte dal settore giovanile per salire subito in prima squadra. Nel mio gruppo under 18 e prima divisione (con però molte under 16, ndr)  ci sono atlete potenzialmente molto interessanti, ma c’è bisogno di tempo. Quando si lavora nel settore giovanile non si deve avere troppa fretta.”

Damiano Ortolan insieme ad una squadra giovanile del Limana di qualche anno fa, Insieme al presidente Tiziano Sommacal, che è ancora il primo dirigente di questa società.

Quale è  il mix giusto tra giovani e giocatrici più esperte in campo?

“Dipende sostanzialmente dai valori delle più vecchiette, per farti fare un salto di qualità devono sapere farsi accettare dalle più giovani. far un po’ da chioccia, aiutare a fare crescere l’ambiente. In generale essere altruiste e non troppo egoiste. Se non si possiedono queste caratteristiche è preferibile giocare con le proprie ragazze più giovani.”

Ma Damiano Ortolan che squadra vorrebbe oggi allenare in provincia?

“Senza dubbio ti rispondo il Feltre. E’ la società che ha lavorato meglio negli ultimi anni in provincia, ha un gruppo di ragazze giovani molto interessanti già brave e che possono ancora crescere. L’allenatore Giulio Carpene ha fatto un lavoro notevole, tanto di cappello. E poi il Feltre è una società che stimo molto. Il presidente Cristiano Strazzabosco ha dei valori umani importanti che trasmette ai suo collaboratori. C’è un’identità, uno stile da prendere assolutamente ad esempio.

In generale posso dire che mi piace lavorare con i gruppi giovani, ecco perché mi solleticherebbe anche un’esperienza con la Spes Belluno. Il tecnico Diego Pezzei ha già fatto vedere la sua impronta. Anche lì c’è un bel gruppo, che ha vinto tutto in prima divisione, che si è meritato il salto di categoria e che penso non sfigurerà anche in serie D.”

Un tuo collega, Massimo De Grandis, dal Limana al femminile, passerà al Belluno maschile in serie D.

“Gli faccio tanti auguri. Sono due mondi diversi, con due approcci diversi, l’importanza della tecnica nella pallavolo femminile contro la fisicità del maschile, la tattica viene sviluppata poi in modo completamente diverso. L’ho provato già in passato quando allenavo all’Executive, Io preferisco restare a lavorare nel femminile.”

Gruppo di allenatori bellunesi nella sede del comitato, Da sinistra Josh De Salvador, Andrea Salvadego, Daniele De Gasperin, Damiano Ortolan e Zoris Furmenti, Foto di Roberto dell’Olivo

Tanti i motivi di interesse della prossima stagione. Che intanto a livello regionale incassa l’iscrizione di fatto di tutte le squadre, con due sole defezioni, come comunicato dal presidente regionale Roberto Maso, ed in tempi Covid è già un bel successo.  Per le bellunesi due derby quello tra òe ragazze del Feltre e Limana in C, con il Sedico posizionato in un altro girone, e quello tra Spes e Trichiama in  serie D.

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