Pari contro un Dosso-buono
Il Dossobuono festeggia a fine partita come se avesse vinto contro il Belluno, ma il risultato sancisce il secondo pareggio consecutivo davanti al proprio pubblico per il team allenato da Darko Pranjic. Un risultato che sta decisamente stretto ai bellunesi che hanno condotto pressochè tutto l’incontro ma senza riuscire a dare il colpo decisivo. Un massimo vantaggio di tre reti, 4-1 all’inizio e poi 14-11 nel finale del primo tempo, con i veronesi a rifarsi sotto a meno uno, prima del suono della sirena.
Sugli spalti anche il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin: “E’ un grande orgoglio avere nella nostra città un’ altra squadra in serie A, un traino importante per avvicinare i giovani a questo meraviglioso sport. Nella vita quando uno da tutto se stesso, qualsiasi obiettivo diventa possibile ottenerlo. Bravi i dirigenti della pallamano ad averci messo tutta la passione che serve per raggiungere questo loro sogno.”
Ieri sera una difesa troppo ballerina ed alcuni errori in attacco, con contropiedi falliti davanti al portiere, hanno complicato un match decisamente alla portata del Belluno. Dalla panchina Pranjic le ha provate un po’ tutte, inserendo prima Gelo centrale con Marini ala sinistra, poi ecco l’esordio del neo acquisto siciliano Mantisi, al posto di Marini che nel secondo tempo è stato poi schierato anche centrale.
In tutte queste variazioni tattiche, bene il groenlandese Frederisksen, lo straniero più attivo del Belluno e anche quello che cerca di infondere più coraggio ai propri compagni. Meno continuo invece Danling, mentre il norvegese Gjekstad, autore della importante rete del 27 pari nel finale, sta crescendo di partita in partita, ma certo va utilizzato con maggior frequenza. Freddo nel tirare i rigori, all’ala può fare decisamente molto più male.
Nel Dossobuono da rimarcare la prova del portiere Eddarkasoui che a 41 anni è subentrato nel corso del primo tempo a Bollani facendo la differenza. Gli attaccanti bellunesi sembravano essere ipnotizzati dalla presenza fisica dell’estremo difensore ospite.
Nel Belluno qualche fallo da due minuti che andava decisamente evitato e che nel finale del secondo tempo ha rischiato di compromettere la partita. Le ultime due azioni hanno riportato alla memoria il finale contro il Palazzolo, un palo di Marxwell Frederiksen nega il vantaggio al Belluno, ma poi va registrato anche un “legno” colpito dal Dossobuono, che ha rischiato di portare a casa l’intera posta.
Intanto la dirigenza bellunese è pronta ad inserire in organico un altro straniero, atteso già nei prossimi giorni. L’assenza di Argentin sta condizionando molto questo inizio di A2 della Pallamano Belluno. Ma intanto, come si dice, un punto muove almeno la classifica, in attesa di tempi decisamente migliori.
BELLUNO- DOSSOBUONO 27-27
BELLUNO: Mantisi 1, Cimbro 3, Tocchetto, Francescon, Marini 2, Gelo 3, Frederiksen 8, Gjekstad 4, Danling 6, Rossa. Non entrati: Lotto, Bogo, Da Rold e Randich. Allenatori: Pranjic e D’Ambros.
DOSSOBUONO: Eddarkasoui, Bollani, Malato Edotti 4, Rachid 4, Zivelonghi 1, Puggia 1, Zattarin, Squarzoni , Guariso 2, Ceschi, Ceriani Raos 8, Minotti, Katic 7, Bollareto. Allenatore: Brzic.
Arbitri: Ciapetti e Surace.
Spettatori: 200.
GLI ALTRI RISULTATI DELLA TERZA GIORNATA SERIE A2 GIRONE A: Palazzolo- Molteno 28-27, Magnago – Torri 31-29, San Vito Marano- Malo 32-34, Vigasio-Trieste 18-21, Camisano- Arcoibaleno Oriago 29-22, Cologne – Eppan 30=33.
LA CLASSIFICA: EPPAN 6, TRIESTE,CAMISANO e PALAZZOLO 5, MOLTENO, TORRI,COLOGNE e MAGNAGO 4, MALO e BELLUNO 2, DOSSOBUONO 1,ARCOBALENO ORIAGO, VIAGASIO e SAN VITO MARANO 0.