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La famiglia Pavei – De Biasio, due generazioni di pallavolisti (video)

In casa Pavei si mangia pane e pallavolo ogni giorno. Papà Alberto e mamma Roberta sono stati a lungo protagonisti del volley bellunese, giocando entrambi  fino al livello della serie B1 ed ora ci sono i loro figli a cercare di seguire la stessa strada. 

La Famiglia Pavei al completo , in primo piano Roberta a seguire Valentina, Federico e Alberto. Sulla sfondo il monte Pizzocco ancora innevato (foto di Roberto Dell’Olivo)

Federico a 16 anni fa parte della rosa della serie C della Spes Belluno che vede in panchina  in questa stagione proprio Alberto. Valentina a 14 anni si sta invece allenando nelle giovanili del Feltre,  proprio là dove la mamma Roberta De Biasio ha giocato stagioni indimenticabili nel ruolo di alzatrice.

Una famiglia molto unita, legata dalla stessa grande passione per il volley. “Ma non abbiamo convinto i nostri figli  a seguire la nostra stessa strada – ci tiene a rimarcare Mamma Roberta – Lo hanno scelto in modo autonomo. E’ emozionante  e davvero bello aiutarli e cercare di trasmetterli un po’ della nostra esperienza.”

Federico assicura di non essere stato influenzato da nessuno .”Sapevo che i miei genitori avevano giocato a pallavolo, ma ho iniziato semplicemente perché insieme ad alcuni miei amici ci siamo messi d ‘accordo ritrovandoci tutti  insieme nel minivolley del Sedico, passando poi di lì a poco alla Spes, dove mi trovo ancora ad allenarmi.“

Federico Pavei con la maglia dell a prima squadra della Spes Belluno, in serie C (©rdosport)

Valentina ammette invece di essere stata un po’ influenzataAndavo a vedere mio fratello che si allenava. E così ho voluto provare a giocare.”

Valentina Pavei in allenamento (©rdosport)

Eccoli tutti insieme nel salotto di casa a Sedico ognuno con una maglia ricordo.  Entrambi hanno una collezione davvero speciale  

Tutti seduti nel salotto di casa. Valentina e Federico indossano le felpe delle loro attuali squadre, i genitori quelle storiche di quando giocavano (©rdosport)

Alberto ha tutte quelle indossate con Il Sedico, targate Silko e Olis, ma anche quella di Bengt Gustafson. “Non so proprio chi sia!” Riconosce molto candidamente Federico. Certo quando lo svedese  giocava in A1 con la Santal prima, affrontando anche il Belluno, e con la Sisley poi, suo papà Alberto aveva lpoco più di 20 anni.

Lo svedese Bengt Gustafson intervistato da Roberto Dell’Olivo

Roberta invece ne ha tirate fuori dai suoi cassetti un paio davvero speciali, come quella della promozione dalla B2 alla B1. Un inizio per De Biasio nelle giovanili del Sedico e poi il trasferimento in quel di Feltre, a 14 anni , con un allenatore sopra a tutti nel suo cuore, Giulio Carpene, che è ancor alla guida dopo tanto tempo della società feltrina.  

Roberta De biasio si indica nella foto della promozione in s erie B1 con il Feltre, era la stagione 1993-94 (©rdosport)

Ma c’è stato pure un anno Stefano Roberto Da Rold (attuale dirigente della Pallavolo Belluno, ndr) che come secondo al tempo aveva guarda caso proprio Alberto Pavei. Un amore nato proprio in palestra.  Galeotto fu però il torneo “Kuno” in ricordo del compianto Giorgio De Kunovich (con cui Alberto ha giocato insieme proprio in serie B con il Sedico, ndr) ma non schioccò subito la scintilla – racconta Roberta – Ero ancor piccola,17 anni, mentre Alberto era già più grande (sono 9 gli anni di differenza tra i due, ndr)  e mio padre mi imponeva ancora  il coprifuoco, al massimo alle ore 23 dovevo essere a casa . Fu l’anno successivo che ci ritrovammo e da lì non ci siamo più lasciati.”

Alberto se ne resta in silenzio ad ascoltare la sua Roberta. che racconta anche del suo mancato trasferimento a Villorba. “Avevo 19 anni e mio padre mi ha tassativamente vietato di pensare di andare su e giù in macchina quasi tutti i giorni per gli allenamenti. E’ stata la prima e forse unica volta che mio padre si è imposto in modo così deciso.” 

E così hai continuato a giocare con il Feltre anche con in panchina Antonella Cianci. 

“ Come dimenticare la trasferta di fine campionato nel vicentino. La squadra di casa era pronta per festeggiare la promozione.” 

“Me la ricordo molto bene anche io Interviene il marito all’epoca anche secondo allenatore le ragazze erano tutte impaurite e stavano perdendo anche piuttosto male. Così durante un time out mi sono permesso di ricordare tutti gli sforzi fatti per arrivare fino lì.  E la partita cambiò direzione.”  

“Fu una delle vittorie più bellericonosce Robertae ad essere promosse siamo state proprio noi all posto delle vicentine.” 

Valentina non ha scelto il ruolo della mamma, che è stata una delle più forti alzatrici del Bellunese. Nella foto una schiacciata di Valentina Pavei in allenamento. (©rdosport)

Per Alberto non c’è un ricordo preciso della sua carriera da giocatore. “Anche se resta davvero bellissimo aver potuto giocar per la squadra del paese dove sono nato, cresciuto e dove ancora vivo. Senza dimenticare però anche l’ultimo periodo con il Belluno.”

Valentina mostra la maglia di papà Alberto, mentre Federico quella della mamma Roberta (©rdosport)

Da giocatori ecco poi il salto nel ruolo di allenatori per entrambi i coniugi Pavei. Alberto allena ora pure suo figlio nella Spes “Qualche difficoltà c’è non c’è dubbio, ma insomma assolutamente superabile. “ Federico non si scompone. “No, non mi dà fastidio avere mio papà anche in palestra.” 

Federico Pavei alla conclusione dalla zona 4 con la maglia dell’under 17 della Spes (©rdosport)

Dopo Alberto e Roberta, i figli Federico e Valentina hanno già iniziato a  raccogliere il passaggio del testimone. La pallavolo bellunese vedrà ancora  lungo protagonista la famiglia Pavei.

 

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