Il primo amore non si scorda mai, Elena Callegari torna a giocare a Feltre
Elena Callegari dopo un anno di inattività disputerà la sua ultima stagione là da dove aveva incominciato a colpire i primi palloni. La schiacciatrice feltrina a 39 anni ha deciso infatti di chiudere la sua carriera proprio con la Pallavolo Feltre, la società che l’ha vista nascere.
“Mi ricordo perfettamente il momento in cui tutto ebbe inizio – racconta Elena – Era il 1993 quando Guerrino Agostinetto venne a suonare alla mia porta insieme ad una mia compagna di scuola e mi convinse a iniziare a giocare.” La società si chiamava Loretana e fu poi assorbita dal Feltre.
Sono passati ormai 17 anni ed Elena andrà così a completare l’organico di una squadra tutta di under 20.
“Sono a disposizione, consapevole che l’attenzione deve essere rivolta alle più giovani. Il mio ruolo sarà quello di chioccia, anche dalla panchina. Se poi l’allenatore deciderà che ci sarà ancora bisogno di me sarò felice di dare il mio contributo.”
Elena ritrova così il “suo” coach Giulio Carpene. “E’ stato il mio primo allenatore e, non l’ho mai nascosto, quello con cui mi sono trovato meglio.”
Con lui Callegari ha giocato anche a Paese e Belluno. “Ho sempre apprezzato il suo stile, seppur molto rigido, Giulio ha sempre richiesto grande impegno, puntualità, concentrazione e sacrificio. Ma tutto ciò mi ha aiutato molto anche nella mia crescita personale.”
In ogni caso Elena si era messa in evidenza fin da subito.
“Deve avermi aiutato il fatto che fin da piccola ero piuttosto alta, Ed anche forse per qusto è arrivata immediatamente la convocazione nella rappresentativa provinciale under 14, sfuggendomi per un soffio quella regionale. Me lo ricordo ancora perché sono rimasta fuori solo per un disguido tra allenatori. Dalla Regione avevano comunicato che sarebbe stato estromesso un centrale della nostra provincia, Nicoletta Colle, ma a Belluno hanno capito che anche io non sarei stata convocata, Un vero e proprio misunderstanding che mi ha costretto a restare a casa.”
Fatalità qualche anno più tardi Colle e Callegari giocarono una stagione insieme a Feltre.
Per contro Elena si può vantare di una presenza anche in nazionale, in occasione delle Universiadi del 2015 a Gwangiu in Corea del Sud.
“L’emozione più grande della mia vita è stata partecipare alla cerimonia d’apertura, sfilando da vera atleta in uno stadio con circa 70.000 persone a guardarci.”
Il tutto in un clima particolare. “Eravamo scortate 24 ore su 24 per la paura di un attacco della Corea del Nord. Ma è stato comunque tutto bellissimo. I coreani andavano pazzi per l’Italia, non sapevano che non eravamo certo la nazionale maggiore. Quanti autografi e foto abbiamo fatto con loro. Peccato solo non avere una vera maglia della nazionale come ricordo. Si perché le divise se le sono dimenticate in Italia e si è rimediato andando al mercato a comprare delle t-shirt di fortuna, su cui hanno poi attaccato lo scudetto dell’Italia.”
Hai giocato con il numero 9, quello preferito da Mister Secolo Lorenzo Bernardi.
“A parte il primo anno di serie D il nove è sempre stato il mio numero e spero sia possibile utilizzarlo anche in questa mia ultima stagione.”
Una vita da atleta tra serie C e serie B giocando anche con Bassano e Carinatese, senza mai un infortunio.
“A parte un problema ad una spalla, in effetti sono sempre stata bene. E anche se non ho giocato l’anno scorso, mi sono comunque allenata proprio con le mie attuali compagne. Mi sento pronta a dare tutta me stessa per il Feltre, la mia squadra del cuore. E poi, chissà, un domani potrei continuare come allenatrice, ma solo se Carpene deciderà di andare in pensione.”
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