Massimo De Francesco ricorda gli Allievi della Pallamano Belluno campioni d’Italia 30 anni fa
Ultima partita della regular season sabato alla Spes Arena per la Pallamano Belluno. Alle ore 19 il fischio d’inizio del match contro il Cassano Magnago. La società ha preparato per l’occasione qualcosa di particolare. Una festa per ricordare il titolo italiano conquistato esattamente 30 anni fa dalla squadra allievi guidata in panchina da Massimo De Francesco, attuale secondo allenatore della prima squadra in serie A Bronze. Sono stati invitati tutti i giocatori di allora per una cerimonia celebrativa che si svolgerà tra il primo ed il secondo tempo del match.
“Le sensazioni e i ricordi sono ancora vivi – racconta De Francesco – Quel successo è stata un’emozione in crescendo perché fondamentalmente non eravamo consapevoli delle nostre forze, quindi vincere dapprima il campionato regionale, poi andare avanti con le varie fasi interprovinciali, arrivare alle finali nazionali e vincere tutte le partite che abbiamo fatto quell’anno è stato qualcosa di incredibile. Un’emozione enorme.”
La storia della Pallamano Belluno/2 Il titolo di campioni d’Italia Allievi del 1994
Quali le differenze tra la società bellunese di quei tempi e quella attuale?
“All’epoca la pallamano era diversa, nel senso che seppur la società era ben organizzata, sicuramente però c’era una gestione più semplice, più familiare, con obiettivi che magari andavano sul fattore educativo e formativo piuttosto che sull’agonistico.”
Ma cosa ne è stato di quei ragazzi?
“Alcuni hanno continuato a giocare qualche anno, qualcuno magari ha preso strade diverse anche in altri sport. Ogni tanto con qualcuno ci si vede, altri non sono più nemmeno a Belluno. Sabato sarà una bella occasione per festeggiare un campionato bellissimo della nostra squadra, arrivare alla pool promozione è davvero tanta roba e farlo anche insieme ai ragazzi di allora sarà ancora più bello.”
Massimo De Francesco è rimasto ancora all’interno del movimento pallamanistico bellunese.
“Dopo 30 anni sì, sono ancora qui e devo ringraziare tutti coloro che mi hanno coinvolto. È chiaro che le sensazioni sono un po’ diverse, ma sono fortissime. Ora con la società si gioca una pallamano di alto livello, gli atleti sono professionisti . C’è un’organizzazione notevole alle spalle, un budget di spesa completamente diverso. È bellissimo e stimolante lavorare con professionisti. È chiaro che si lavora in modo diverso e ed anche lo stesso allenatore deve essere impegnato in maniera differente per cercare di essere stimolante anche nei confronti dei ragazzi che stai seguendo.”
Ma si sa già chi ha risposto positivamente a questo invito?
“Ci dovrebbero essere diversi di quei ragazzi che hanno vinto quel campionato nel ’94. Ad incominciare dal capitano Alberto Dal Magro e poi Gianluca Di Tommaso, Antonio Cesare, David Da Rech, il portiere Alberto Cappellari, Daniele Dal Pont, anche Tommaso Boranga che faceva parte di quel gruppo come mascotte…poi ci sarà Ivan Capraro, Gabriele Olivo, Francesco Burigo, Alessandro Taddio, Gabriele Bona. Mancheranno solo Alessandro Tormen e Gabriele Vigna. Voglio ricordare anche il presidente dell’epoca Guido Sonego. Abbiamo vinto in quanto gruppo unito, si lavorava tutti con impegno e serenità; questa era la forza di quel gruppo.”
Si potrà ripetere un tale risultato?
“La pallamano moderna è diversa, forse più complicata, ma la nostra società sta lavorando molto bene nel settore giovanile oltre che con la prima squadra. In under 13 siamo al momento addirittura secondi nel nostro campionato con buone possibilità di raggiungere la finale regionale. Oggi ci sono più squadre e c’è più competitività. Ma Belluno sta crescendo e sono sicuro continuerà ancora a crescere.”