La storia della pallamano Belluno (3) La prima squadra viene promossa in serie C
Gli anni successivi al 1994 sono figli della conquista dello scudetto nazionale Allievi. A tale proposito ritorniamo con il ricordarvi tutti gli artefici di quel mezzo miracolo. Antonio Cesare, Gabriele Olivo, Alessandro Tormen, Gianluca Di Tommaso, Gabriele Vigne, Alberto Dal Magro, David Da Rech, Francesco Burigo, Alessandro Taddio, Ivan Capraro, Alberto Cappellari, Daniele Dal Pont, Roberto Torme. Senza dimenticarci ovviamente coach Massimo De Francesco. Mentre il capitano della passata stagione targata Firex, Tommaso Boranga, all’epoca troppo piccolo per giocare, ha assunto il ruolo di mascotte.
Un’esperienza che porterà tanto entusiasmo anche negli anni seguenti . Nel 1995 si registra così anche la promozione dalla serie C alla serie D. Un torneo chiuso addirittura senza sconfitte, con 21 successi ed un pareggio.
La squadra promossa in serie C. In alto da sinistra: Massimiliano Mario, Luca Dal Pont, Pieralberto Za, Allan Mondin, Marco Campulla, Alessandro Di Placido, Alberto Dal Magro, Massimo De Francesco. In basso: Gianluca Di Tommaso, Francesco Cecchetto, Alessandro Fiabane, Francesco Iorio, Francesco Baldini, Davide Caloprisco, Antonio Cesare, Riccardo Piuma. Nella foto mancano Beniamino Barattin e David Da Rech.
L’avventura dell’H.C. Belluno prosegue negli anni successivi, schierando in campo sempre una prima squadra di fatto erede di quella del ’94.
In provincia di Belluno tutti gli sport scontano l’abbandono di molti giovani che incominciano ad andare all’università. Non ne è immune la pallamano, c’è infatti chi abbandona e va a giocare nelle squadre della città dove studia, ma per fortuna è una ruota che gira e ci sono anche nuovi innesti, con qualche under 14-16 che va ad affiancare i seniores della prima squadra.
Siamo parlando di 25 anni fa, ma questo resta un problema di assoluta attualità. Anche la nostra attuale prima squadra in serie B risente della disponibilità parziale di qualche universitario presente solo un allenamento a settimana, il venerdì sera, oltre al match di campionato.
Nel 1996-1997 ci si iscrive anche al torneo under 15, mentre la serie C gode ancora della presenza di qualche reduce dall’avventura del ’94 al quale si affiancano alcuni promettenti ragazzi usciti dall’ U16 . La classifica così ci sorride e finiamo il campionato nelle parti alte. Meno fortuna hanno i più giovani che giocano il finale di torneo dal quinto all’ottavo posto.
Dal quotidiano locale “Il Gazzettino” dell’epoca apprendiamo della bestia nera del Belluno, la pallamano Padova battuta finalmente dopo cinque anni di sconfitte.
La stagione 1997-1998 vede schierate le stesse formazioni, ma gli avversari sono cresciuti e noi giochiamo nel gelo del palasport di Longarone; forse questo ci appanna un po’ le idee; riusciamo però a cavarcela cavalcando il motto “quel che conta è partecipare e non arrivare ultimi”.
Nel 1998-1999 scendono in campo una Under 16 e la solita Serie C; ci sono parecchi ritiri e si fatica un po’, ma si tira avanti aspettando soprattutto che i giovani maturino. Nel frattempo a Longarone oltre al gelo ci si mette anche qualche bello spiffero; bisognerà trovare una soluzione alternativa aspettando che Belluno si doti di una struttura dalle dimensioni idonee.
La squadra 1998 al palazzetto di Longarone (©Archivio Pallamano Belluno)
to be continued