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Diario di un viaggio in Sardegna 3, Cala Vinagra

Ci si sveglia prestino una colazione fugace nel nostro angolo di paradiso nei deliziosi monolocali U Cuppu in località Punta Nera, 5 km fuori dal centro di Carloforte in mezzo agli olivi, a due passi dal mare.

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Non è la prima volta che soggiorno qui e devo dire che mi piace ogni volta tornarci. uno di quegli angoli del mondo che mi mette tranquillità, un posto dove non nascondo ci metterei anche le radici, io che in realtà non sono proprio capace di stare fermo, inventandomi ogni sempre un nuovo viaggio.

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Oggi voglio fare conoscere un po’ l’isola ai miei amici. Decido di partire dalla ex tonnara di fronte all’isola Piana.

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Peccato non la sistemino un pochino, a parte la zona riservata al diving. Ma tant’è che resta divertente avventurarsi di mattina presto.

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Il gruppo fa un grande salto all’indietro, tutti diventano un po’ bambini e si scatena la caccia alla fotografia più simpatica….

Copia di tonnara.jpgGrazie a questo bellissimo gruppo la tonnara è salva ! Sorretta da queste nuove colonne! (©rdophoto)

 

Copia di DSC_9917.jpgStefano è un po’ perplesso. “Ma devo proprio farla questa foto ?” (©rdophoto)

e a proposito di salti…. Elena e Luca hanno vinto il primo premio per … elasticità!

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Da qui si può vedere anche la zona di Masua, Nebida, che abbiamo visitato il primo giorno del nostro tour, che ormai sembra una vita fa, anche se il tutto è successo solo ieri.

Copia di tonnara.jpgSpiaggia e rocce vicino alla tonnara, in fondo le montagne di Masua, Nebida (©rdophoto)

Vicino alla tonnara ci sta un luogo chiamato Cala Lunga, le strade sono molto strette e la nostra jeep male si sposa con questa situazione. E poi, chi ha inventato tutti quei sensori, ma siete sicuri siano così utili? Ogni due secondi è un suono quasi continuo
Pure se ci vola un uccello vicino la macchina suona. Al punto da non capire più nulla nemmeno quale strada sia quella giusta per arrivare alla nostra meta. Sta di fatto che salendo, salendo ci ritroviamo in una zona dell’ isola per me ancora vergine con vista spettacolare sulla cala di Memerosso.

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Ma tant’è che piace a tutti e ci faccio pure bella figura..

IMG_7853.JPGEccoci con alle spalle la cala di Memerosso (©rdophoto)

Io in realtà però volevo arrivare a Cala Lunga. E allora si torna indietro avanti e soprattutto indietro tra strade che sono ai nostri occhi pressochè tutte uguali.Ma tu forse stavi cercando il canale lungo?” Una ragazza in 500 mi salva quando ormai sembrava tutto perduto e mi riporta sulla retta via.

Roberto, suvvia non ti preoccupare anche se non vediamo tutta l’isola fa niente!”  Chiosa Stefano uscendo dalla macchina che guidava Luca, standomi costantemente ad una certa distanza. Sia mai che si faccia marcia indietro ancora una volta!

5 minuti di cammino ed eccoci in questo canalone, che resta un angolo del tutto particolare. “Ma non è così bello.” Sarà stata l’ora ormai tarda del mattino, le continue manovre, tant’è che a Luca non ha entusiasmato.

canale lungo copia.JPGIl Canale Lungo alla fine l’abbiamo trovato! A soli due passi dalla vecchia tonnara (©rdophoto)

In realtà soprattutto per le immondizie tra gomme bottiglie lì a riva ben visibili. Ecco questo è forse proprio l‘unico appunto che ci permettiamo di fare.  Caro comune di Carloforte una pulitina ogni tanto dai così almeno da non farmi fare brutta figura alla prossima visita.  Io mi impegno invece a non sbagliare più strada.

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Se vuoi mangiare qualcosa non aspettarti di trovare fuori stagione un baretto, un chioschetto fuori città. Ed è ormai quasi l’una, tempo di sbocconcellare qualcosa. In piazza Pegli ci sono gli stand della festa del cous cous. Ma c’è un po’ meno coda per una focaccia cotta al forno, con pomodorini, carciofi, patate cipolle e salsiccia, olive…

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e poi finalmente eccoci in direzione Cala Vinagra.

Le indicazioni sono piuttosto chiare questa volta non ci si può sbagliare. Doriano ormai è diventato però nel mentre psico labile. La macchina continua a emettere suoni;  i muretti sono troppo vicini le piante anche e se accendi la radio beh allora al primo ostacolo viene azzerato il volume per deliziarci di un bel cicalio continuo. Per fortuna il viaggio dura poco e troviamo il famoso cancello che il buon  Giuseppe  ci aveva indicato.
Si parcheggia e si supera il cancello.. nel senso si scavalca. Ma sì, così aveva detto, si scavalca.

IMG_0402.jpg Al di là del cancello solo tanti cespugli (©rdophoto)

Ci sarà certo una scorciatoia….. perfetta per una tappa “idraulica” tra qualche cespuglio. Per Cala Vinagra sempre diritto ma a lato del cancello…Tra marcia indietro e cancelli non è proprio la mia giornata. Mando così avanti Luca che a piedi va molto più spedito che in macchina, anche troppo.

IMG_0406.jpgLuca fa da battistrada nel sentiero verso Cala Vinagra (©rdophoto)

Una famiglia di veri atleti la sua, con la moglie Elena, peraltro così come l’amicissima Magali, solita correre ogni giorno in preparazione di una qualche maratona. (La più gettonata sembra essere quella del Chianti in Toscana, prevista nei prossimi mesi, ma hanno già deciso di aggiungere d’ora in avanti anche quella del canonau.) Una sorta di Forest Gump in gonnella. “Voglio andare a correre dove correva Gianni Morandi” Nella fiction l’isola di Pietro… tra vari montaggi, un pezzo qui un pezzo lì, Morandi ha corso ovunque, per cui cara Elena tu intanto corri e supera il tuo amato Luca. Per la marcia indietro ci penso io!

Cammina, cammina, ma non dovevano essere 15 minuti? Eccoci arrivati su una terrazza naturale con vista paradiso.

Signori eccovi Cala Vinagra.

IMG_0438.jpgLa vista di Cala Vinagra dall’alto, uno spettacolo mozzafiato (©rdophoto).

Un sogno tinto di blu, ma anche di bianco, nero, verde ed altri mille colori. Questa è proprietà privata di alcuni fortunati gabbiani che ispezionano il loro territorio, controllandoci a debita distanza. A volte con fare minaccioso.

Copia di gabbiano 4.jpgA volo di gabbiano sopra cala Vinagra (©rdophoto)

Copia di gabbiano.jpgUn nuovo modo per rilassarsi: attendere un gabbiano che voli per immortalarlo nel suo regno  (©rdophoto)

Copia di gabbiano 5.jpgEccomi ritornato a casa (©rdophoto)

C’è anche una barchetta in mezzo al mare, messa lì da qualche pittore impressionista, giusto per poter completare un loro quadro. Chissà cosa avrebbero combinato Van Gogh o Monet se fossero passati per di qua, invece che in Normandia ed Olanda.

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Doriano intanto ha già raggiunto la pace dei sensi, ora che può liberamente distendersi e dimenticare anche il cicalio della jeep.  Luca e Stefano non sanno invece più fermarsi e decidono di scendere nel canalone e tuffarsi in mare. Temperatura stile Titanic, con congelamento quasi immediato di ogni parte del corpo.

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Ma la felicità nel vedere questo angolo incantato sortisce effetti magici. Con tanto di super poteri All’uscita dall’acqua i nostri eroi sudano perfino dal caldo.

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Ragazzi ora però non esagerate ci aspettano questi 15 minuti non di più di strada per tornare al nostro cancello.  Dove troviamo appeso un cartello Tonno subito… o era  Torno subito. Sul tornare non c’è dubbio a cala Vinagra personalmente riprogrammerò presto una nuova escursione, magari via mare.

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Sul tonno, beh quello si assolutamente subito. Caro Giuseppe prepara un tavolo ci vediamo anche stasera.

 

 

to be continued

 

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