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Diario dall’Australia/10

Se hai poco tempo a disposizione e vuoi capire come è fatta una città, la cosa migliore da fare è salire sul punto più alto, in pochi minuti potrai farti una buona idea. A Melbourne  la soluzione migliore è sicuramente salire sulla Eureka Tower, novantuno piani per 292 metri d’altezza.  Saranno sufficienti pochi minuti a piedi da Flinders Station, passando il Foot bridge, per trovarsi ai piedi dalla tower.

ponte e torre.jpegIl Foot bridge econ dietro l’Eureka Tower(©RDOPHOTO)

Quale potrà mai essere la prima foto da lassù?  Ovviamente il Melbourne park.

Copia di melbourne park.jpegIl Melbourne Park come si vede dall’EUREKA TOWER (©RDOPHOTO)

In primissimo piano si vede lo Show Court numero 2 (in blu) con  subito dietro i due campi principali, il Margaret Court (in onore della campionessa AUSTRALIANA vincitrice di ben 11 edizioni degli Australian open, capace di realizzare anche il Grande Slam nel 1970, dopo di lei solo Steffi Graf riuscì in questa impresa) e la Rod Laver Arena.  Più dietro ancora  a destra la Hisense Arena, un velodromo prestato al tennis.  Il terzo campo coperto degli Australian Open, il meno affascinante di tutti, dove  Andreas Seppi ha battuto Nik Kyrgios. A sinistra invece  ecco l’immenso Melbourne Cricket Ground, capace di contenere oltre 100.000 spettatori. E dietro il famoso “parco di Bruno” (vedi il Diario dall’Australia numero 4) A destra della Hisense Arena abbiamo infine lo stadio del soccer e del football australiano, l’AAMT,  qui tra qualche giorni ci sarà il concerto di Bruce Springsteen.

Nel complesso un’area sportiva tra le più belle al mondo a dieci minuti a piedi dal centro città, con il fiume Yarra  a definirne i confini.

stadio.jpegLO SHOW COURT NUMERO 2, IL MARGARET COURT  E LA ROD LAVER ARENA (©RDOPHOTO)

In questa foto si può vedere meglio come siano davvero uno accanto all’altro il centrale il Margaret ed il numero 2.  Il bello di questa situazione è che esistono dei corridoi interni che ti permettono di raggiungere uno dei tre campi senza mai uscire all’aperto.  La cosa diventa quasi di vitale importanza durante giornate di sole a 40 gradi.   Nessun’altra torneo al mondo ha questo caratteristica. Questi corridoi sono utilizzati allo stesso tempo da giornalisti, fotografi ma anche e soprattutto tutti players ed i loro coach. E’ così che ti puoi imbattere nei vari Federer, Nadal e tutti gli altri un sacco di volte al giorno.

Agli Australian Open esistono poche regole, ma chiare  e assolutamente da non disobbedire. Vietato parlare con i giocatori all’interno di queste strutture, vietato svelare con fotografie i segreti di questi corridoi interni. Tutti sono molto gentili, ma se ti beccano fare qualcosa di vietato beh allora sei out. Espulso dal torneo. Per cui niente foto a riguardo. Resta però l’emozione di vivere questa situazione. Ad esempio esiste una zona con desk per i giocatori, dove tutti aspettano il momento di essere accompagnati nei rispettivi campi di gara. C’è una ESCORT con tanto di cartello col numero di campo che aspetta i giocatori e poi li accompagna. C’è chi fa  un po’ di stretching, chi ride e scherza, chi ascolta musica in cuffia. E tu intanto passi di lì con la tua macchina fotografica.  Ti senti protagonista di questo grande evento anche tu. Troppo bello !

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