
Diario dall’Australia/4
SUMMER STARTS NOW. Con queste tre parole vengono accolti gli spettatori ogni giorno al Melbourne Park. Ieri una giornata un po’ più fresca con un vento da mettersi quasi una felpa.
Summer starts now (©RDOPHOTO)
No non ci lamentiamo, anche perché da casa mi giungono voci di temperature addirittura di meno 21 gradi. Un vento che ieri ha parlato pure italiano, proprio quando ormai non te lo aspettavi quasi più. Paolo Lorenzi ha ceduto a Troicki in una delle sue maratone fatte di passione e abnegazione, mentre Andreas Seppi ha superato al quinto Kyrgios. Stavo sul centrale per qualche picture a Garbine Muguruza, dopo aver visto i primi set di Andreas, ormai sconfortato e sicuro ammetto di una sua sconfitta, quando leggo sul display della sua clamorosa rimonta. Di corsa arrivo in postazione all’Hinsense Arena.
Kyrgios sta facendo il Kyrgios, non si sa se gioca, palletta e poi quando Seppi serve per vincere fa pure un colpo sotto le gambe senza senso.
Kyrgios verso la sconfitta ©RDOPHOTO
Poi però alza il ritmo. Andreas alla fine la spunta e la gioia è davvero incontenibile. No non si butta per terra, ma si sfoga semplicemente con un urlo che per lui vale quanto mille capriole di Tsonga. Immagino quanto saranno contenti a Brescia in casa Monesi patron della PROKENNEX, la racchetta di Andreas. Seppi vorrebbe il suo staff direttamente in campo ma le regole in Australia sono forse più severe che a Wimbledon. Non si può fare.
Stretta dimano e pugnetto di Andreas Seppi ©RDOPHOTO
Alle 23 arriva raggiante Andreas per le interviste post partita, cosa che ci permette di vedere ruzzolare Murray per terra unico brivido nel match contro Rublev, che i miei amici bellunesi si ricorderanno di aver visto giocare ad agosto nel Challenger di Cortina.
Andy Murray a terra (©RDOPHOTO)
In un lampo finisce un’altra giornata. Il mio amico Bruno, un fotografo tra i più bravi in assoluto, uno che segue le gare del moto GP e di formula Uno, qui non si scherza, si accorge di qualche mio cedimento fisico (Ragazzi qui non c’è nemmeno il tempo per dormire!) e decide di darmi un passaggio al mio hotel, risparmiandomi almeno un’ora di passeggiata notturna. “Dove hai parcheggiato la car?” – Gli chiedo timidamente – “Giusto dietro lo stadio di cricket.” Va beh sarà vicino. Sto stadio è enorme , non si finisce più a girarci attorno, poi c’è una collina piena d’alberi. Stanno innaffiando il prato ed è inevitabile farsi una doccia, ma della car non c’è traccia. “Boh, non ricordo dove sia, proviamo ad andare giù di qui.” Niente da fare, non si trova proprio.
Quando tutto sembra perduto, ecco l’intuizione di Bruno: “Sì ora ricordo. Dobbiamo tornare indietro è dall’altra parte di questo bosco.” Dopo oltre mezz’ora: “Eccola ?” La seconda gioia della giornata dopo la vittoria di Seppi. E anche per oggi abbiamo fatto giornata.
Buona notte da Melbourne, a domani
Roberto
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