
Umiltà coraggio e sacrificio, Luigi Mantisi prende per mano il Belluno
Sono ormai trascorsi due mesi dall’arrivo a Belluno di Luigi Mantisi, ala sinistra siciliana di Agrigento chiamato a campionato già iniziato per rinforzare la squadra bellunese. 20 anni a giugno, Luigi sta dimostrando grande attaccamento alla maglia, giocando anche in situazioni proibitive. Da tre settimane una micro frattura al dito medio della mano sinistra lo sta condizionando, al punto che la società aveva deciso di tenerlo fermo in via precauzionale. Invece dopo aver già giocato contro il Malo, con una evidente fasciatura, eccolo partire sabato scorso per la delicata trasferta a San Vito di Marano.

Argentin insieme a Mantisi (foto Rdosport Marta Magni Images)
“Non dovevo essere nemmeno convocato. Ma ho chiesto io stesso all’allenatore di partecipare ugualmente alla trasferta, per stare insieme ai miei compagni. In panchina si soffre molto e la squadra era in difficoltà, così nell’intervallo ho detto a Darko che se avesse voluto, ero pronto ad entrare. Pranjic me l’ha chiesto più di una volta se fossi davvero sicuro, ma non avevo alcun dubbio. Anche se certo, all’inizio ho giocato un po’ più staticamente, avevo paura di farmi male.”

Luigi Mantisi contrasta il norvegese Hermann Gjerkstad in allenamento sotto gli occhi vigili del tecnico Darko Pranjic (foto Rdosport Marta Magni Images)
E alla fine hai pure segnato 5 gol.
“Con la fasciatura non ho sentito dolore ed è andata bene.” Un pareggio ricco di insidie. “Non possiamo dire di essere contenti, ci aspettavamo di conquistare i due punti. La prestazione del secondo tempo però ci deve dare fiducia. È un periodo ricco di infortuni, dobbiamo stringere i denti, daremo tutto contro il Magnago. Sarà un match di quelli tosti, loro sono giovani e corrono tantissimo, alcuni giocano pure in A1 e sono nel giro della nazionale juniores.”

Luigi Mantisi stoico in campo malgrado una frattura ad un dito della mano sinistra (foto rdosport Marta Magni Images)
Il Belluno potrà contare sul progressivo recupero di Argentin, ma anche su un Mantisi sempre più in forma.
“Sono contento di essere a Belluno, sto crescendo molto grazie a coach, compagni e società, è l’esperienza fuori casa che cercavo. C’è da dire che fa molto più freddo di quanto mi aspettassi, rispetto ad Agrigento, ma questa è una parentesi. Sono qui per imparare insieme alla squadra. Vogliamo cercare di vincere presto la prima partita in casa per noi e per tutto l’ambiente.”