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VENTI DI NOLE

Di Ilvio Vidovich

La rincorsa è finita. La rincorsa all’immortalità tennistica: il record di titoli Slam. Ora per Novak Djokovic sono venti, gli stessi conquistati da Roger Federer e Rafael Nadal. Una rincorsa iniziata quasi tredici anni e mezzo fa quando, appena ventenne, il belgradese diventava il primo tennista serbo a vincere un titolo Slam in singolare (pochi mesi dopo sarebbe arrivata anche la prima vittoria in campo femminile, per merito della sua coetanea e concittadina Ana Ivanovic). Era stato il primo soffio di vento, la prima brezza che arrivava da quella zona dei Balcani a scompigliare il tennis mondiale maschile….

In realtà dopo quella vittoria a Melbourne niente faceva presagire quanto sarebbe accaduto, anche perché Nole dovette attendere altri tre anni e dodici Slam, dieci dei quali vinti dai suoi due grandi rivali, prima di portare a casa il secondo Major e soffiare via – per rimanere nell’analogia meteorologica – l’etichetta di “One Slam Winner” che accompagna tanti campioni capaci di un solo grande exploit (ma che exploit!) nella loro carriera. 

Novak Djokovic Team Serbia ATP CUP 2020 Sydney – foto di Roberto Dell’Olivo

E anche in quel gennaio del 2011 pareva impossibile ipotizzare che il serbo potesse solo immaginare di iniziare la rincorsa di cui parlavamo all’inizio: Federer era già il recordman assoluto, con 15 titoli, e Nadal era ad un passo dalla doppia cifra. Ma con quella seconda vittoria a Melbourne il vento che soffiava da Belgrado iniziò a farsi sempre più forte, certificando il ruolo di “terzo incomodo” di Nole nella lotta al vertice del tennis mondiale, che sembrava dovesse essere una questione esclusiva tra Federer e Nadal. 

E negli anni successivi abbiamo imparato che la parola impossibile non rientra nel vocabolario di Novak Djokovic, quando si tratta di raggiungere i traguardi più prestigiosi della storia del tennis. Da quell’Australian Open 2011 al torneo di Wimbledon appena conclusosi, si sono disputati 42 tornei del Grande Slam e 19 di questi li ha vinti Djokovic. Basta questo dato per far capire come nell’ultimo decennio quella brezza che era iniziata a soffiare nel gennaio del 2008 era diventata una tempesta che aveva sconvolto il tennis mondiale maschile, le sue gerarchie, la sua storia.

Novak Djokovic – Atp Cup 2020 Sydney – foto di Roberto Dell’Olivo

Con la sesta vittoria sull’erba di Church Road, Novak Djokovic ha aggiunto e aggiornato anche altre voci della sua lunghissima lista di record. Ne citiamo solo alcune: è il primo tennista dell’era Open maschile a vincere i primi tre Slam della stagione dopo Laver nel 1969, il quarto a vincere tre Wimbledon consecutivi dopo Borg, Sampras e Federer, ha rafforzato il primato di Slam vinti dopo i trent’anni (ora sono otto).

Stretta di mano tra Nadal e Djokovic alla fine del match della finalissima della ATP CUP tra Serbia e Spagna – foto di Roberto Dell’Olivo

Le sue prossime sfide (im)possibili le conosciamo tutti: vincere la medaglia d’oro alle prossime Olimpiadi, l’unico grande titolo che manca ancora alla sua bacheca, e poi a seguire lo US Open, per regalarsi la storica impresa del Grande Slam (che sarebbe addirittura “Golden” se abbinata al titolo olimpico a Tokyo) e diventare così primatista unico per titoli Slam vinti in campo maschile.

Novak Djokovic – rovescio al volo- Melbourne 2020 – ©rdophoto

Nole è arrivato a quota venti, ma i venti di Nole continuano a soffiare impetuosi sul tennis mondiale per accompagnarlo nella leggenda di questo sport.

 

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