Diario di Wimbledon/4 Il giorno di Gerard
Otto ore di autobus, tre quarti d’ora di traghetto sulla Manica, più qualche stazione del metro, valgono un’entrata a Wimbledon. Succede che c’è miracolosamente un biglietto a disposizione per l terza giornata dei Championsips sul campo numero uno, quindi direi non male. “Ma io ne vorrei due”.” Mi risponde un mio amico che non se la sente di entrare da solo senza il fratello con cui si trova fatalità a Londra. Ma le occasioni vanno prese al volo. Dall’Italia nessuno ce la fa, d’altra parte 300 euro per un viaggio di sola andata sono oggettivamente tanti., Ma i miei cugini da Parigi forse riescono a organizzarsi diversamente. Detto fatto in men che non si dica ecco la soluzione. Se volare o viaggiare in treno è troppo costoso, beh allora c’è l’autobus. E’ così che Gerard è partito di sera ed è arrivato a Victoria Station al mattino, passando per Calais e riposandosi su uno sdraio del traghetto ed arrivando puntuale alle ore 10 davanti al gate 5 di Wimbledon.
Dopo il Roland Garros eccoci così di nuovo insieme. Una full immersion per una giornata particolare. Anche per me, che cerco di stare un po’ in sua compagnia. Così il mio programma incomincia da un giocatore francese. Il più estroso del momento Benoit Paire. Sul court 15 è già praticamente tutto esaurito; i posti sono pochi su molti campi laterali , ma Gerard riesce a trovare il su spazio. Nella foto che segue eccolo in prima fila, il secondo da sinistra. (“La classe”)
Il rovescio di Benoit Paire (©rdophoto)
Il secondo match sul campo 14 , giusto accanto, è quello di Fabbiano contro Karlovic. Un altro gigante dopo Opelka battuto a Melbourne ad inizio anno.
C’è così il tempo per una birra dalla terrazza sopra la sala stampa. Un posto dove si dovrebbe restare seduti tutta la giornata semplicemente a guardare la gente che passa. In due minuti abbiamo incontrato Clijsters, Stan Smith, Davenport, e poi Santoro e Benneteau. Con Gerard che non perde occasione per salutarli.
Intanto incomincia il programma del numero uno, sui due campi principali sempre due ore dopo, cosa che permette un po’ a tutti di guardare qualche altro match in qualche altro angolo verde.
Oggi non c’è il richiamo di un grande match, ma le sorprese non mancano lo stesso. Ad esempio Wawrinka perde al quinto proprio dal gigante Opelka
Ad inizio giornata avevamo provato a fare anche qualche previsione con Antonio. Avevo pronosticato due vittorie azzurre. E ci siamo andati molto vicino. Fabbiano, grandioso, ha resistito a Karlovic superandolo nel finale del quinto set, mentre Andreas Seppi si è bloccato sul più bello.
Due break a favore del l’uomo PROKENNEX, recuperati dall’argentino Pella nel quarto set, hanno tolto energia al gioco di Andreas. Per contro il sudamericano è ritornato in fiducia e così è svanito il sogno del terzo turno. Davvero un gran peccato.
INQUADRATURA DI SKY IN TELEVISIONE. ANDREAS SEPPI in primo piano. Alle sue spalle eccomi un pà sconfortato per l’andamento della partita
Oggi però ci sono due numero uno in campo. Ok c’è Djokovic, ma abbiamo anche Leyton Hewitt che continua a giocare anche se ormai da tempo ha dichiarato di aver appeso la racchetta.
Invece ecco una wild card gli permette di continuare ancora. Questa volta insieme a Thompson, già eliminato in singolare da Kyrgios.
Bello rivedere Leyton, ma che dire della stazza fisica degli avversari ,oltre che dei loro nomi !!! JEEVAN NEDUNCHEZIYHAN e PURAV RAJA
SIAMO ORMAI ALL’IMBRUNIRE QUANDO VIENE COMUNICATO CHE LA QUINDICENNE GAUFF GIOCHERA’ SUL CAMPO NUMERO UNO ANZICHè SUL NUMERO 2.
Ed è piuttosto tardi tanto da dover chiudere il tetto. E’ la prima volta per questo campo nella storia dei Championships. Un vero spettacolo.
Vince ancora la giovane prodigio americana, ma dove è Gerard? Eccolo l’abbiamo trovato felice della sua 24 ore a Wimbledon.
Gerard con il suo cappellino e mani al cielo sul court numero 1
E allora oggi ci salutiamo con l’ultimo scatto, quello del saluto finale di Cori Gauff.
Ed anche il day 3 è volato via.
SEE YOU SOON