Diario da New York – 1
Eccoci qui, alle cinque del mattino svegli nella mia camera d’albergo a due passi da Times Square. Una autentica suite lunga 20 metri con balcone. Manco fossi Roger Federer. Ma tante’ che ieri notte, quando sono riuscito ad arrivare in albergo (a mezzanotte inoltrata) la sorpresa è stata questa graditissimo upgrade.
Times Square ad ogni ora ha il suo perché (©RDOTENNIS)
Una sola notte già passata, ma ancora qualche ora mattutina per rifiatare prima di spostarsi nell’appartamento in comune con gli amici di Ubitennis. In cinque stiamo in uno spazio meno della metà della mia camera con un unico bagno Io da qui non mi muovo, di bagni ce ne sono addirittura due. Ma non crediate che abbia speso una fortuna. Ho scelto un albergo così tra quelli diciamo economici sotto ai 100 euro in singola a New York trovateli se vi è facile. Assolutamente, io da qui proprio non mi muovo. Tanto la partita clou si giocherà alle nove di sera: Del Potro contro Federer. Che bello ritrovare l’argentino dopo la finale di coppa Davis a Zagabria e soprattutto che bello che Federer non abbia incontrato nel suo cammino tale Tommy Hass. Colui che mi impedì a Stoccarda di potere fare delle foto in primissimo piano a Re Roger. Vabeh si c’è anche Rublev, che mi fa rivivere a New York il ROAD TO CORTINA. Il russo giocò il challenger del 2016 insieme all’amico Kchachanov.
Un primo piano di Andrei Rublev ad Umago quest’anno, dove da Lucky Looser h vinto il titolo (©RDOphoto, foto di Roberto Dell’Olivo)
Non voglio snobbare Nadal, sia mai, ho troppi amici che tifano per lo spagnolo e adesso che è più vecchietto mi sta pure diventando simpatico anche a me. E poi tifo per una semifinale NADAL-FEDERER. Non me ne vogliano Del Potro e Rublev.
Ieri sera dal JFK un’ora di traffico mi ha portato diritto a Flushing. Ore 16.45 si atterra, dopo una lotta con i computer americani per le impronte digitali ecco subito il traffico neworkese. E’ così che i primi 40 dollari ce li abbiamo letteralmente fumati. Ore 18.45 eccoci ricevere il pass da fotografo e rientrare nel tempio del tennis americano. Sembra si sia fermato il tempo. Tutte le sensazioni dell’anno scorso sono ancora vive in me. Il tempo di salutare l’Ubaldone nazionale (Scanagatta) e tutto il circo giornalistico del tennis ed eccomi sul pit del Centrale.
Un piccolo match per assaggiare l’atmosfera, Venus Williams con tutto il tifo a favore contro Petra Kvitova.
Ecco le due protagoniste Petra e Venus (©RDOphoto, foto di Roberto Dell’Olivo)
Un quarto di finale che vale una finale diciamolo pure, anche per come hanno giocato le due ragazzine. Venus più passano gli anni e più sembra sempre più giovane. Tira forte come non mai. Oltre due ore di match davvero intensissimo. E allora eccovi i primi regali Neworkesi con qualche foto di questo bellissimo incontro. Accontentatevi, sono in una suite, quando mi ricapiterà!!!! Me ne torno nel mio lettone… No no nessun riferimento ai giocatori di quel paese..
Petra Kvitova in azione nei quarti contro Venus Williams (©RDOphoto)
Petra lascia una mano all’ultimo in questo rovescio (©RDOphoto)
Una bella linguaccia a tutti, Venus Williams torna di nuovo in semifinale agli US OPEN (©RDOphoto foto di Roberto Dell’Olivo)
Venus Williams a fine partita (©RDOphoto)
Ciao Italia a presto!